La possibilità ottica che si genera all’interno di una stanza è il pretesto all’origine del lavoro di Eric Davanzo.
Camere Obscure, stanze sottosopra, è un disordine derivato da una Visione spiazzante, dai canoni di sotto e sopra sovvertiti, da veri e propri giochi gravitazionali. Si dà forma ad un rapporto tra realtà e proiezione della stessa che indugia sul silenzio, sullo stupore che è alla base del processo del vedere. La realtà infatti offre superfici, supporti e “stanze”, quindi luoghi, a quella che altrimenti sarebbe una continuazione ininterrotta, un peregrinare della luce.
Eric Davanzo ha frequentato il corso
Fotografia/Reportage
al biennio di fotografia dell’Accademia di Brera di Milano.