Da quasi due anni ho il piacere di scrivere per il blog di Marco Signorini. Per la sezione EXTRA, ho realizzato 7 interviste, a diversi protagonisti del panorama artistico contemporaneo. EXTRA era il nome della sezione ancora prima che la mia collaborazione avesse inizio. E’ stata una fortuna, perché difficilmente ne avrei individuato uno più adatto al taglio che ho dato al mio lavoro, o meglio, alla piega che, quasi in autonomia, ha preso. Le interviste di EXTRA non sono mirate ad approfondire quanto già noto sui miei interlocutori, ma si propongono di indagare l’approccio emotivo che hanno verso l’arte.
Ho sempre considerato l’arte intrigante, pericolosa, in qualche modo “meravigliosamente inutile”. Volendo, una perversione di chi la realizza. La tensione verso l’immagine possiede qualcosa di atavico. Ecco perché mi interessa sapere cosa spinge le persone ad avere a che fare con questo strano mondo. Non saltuariamente, ma farne una professione, una passione, una vita intera.
Mi è piaciuto definirle interviste dei sogni, perché non domandano quello che si è fatto, ma quello che si desidera.
EXTRACT, è il nuovo contenuto di EXTRA. Non più domande e risposte, ma brevi testi d’approfondimento. Piccoli estratti di lunghe ricerche, scritti per raccontare delle storie, come a me piacerebbe leggerle, puro frutto della mia interpretazione, dettata dall’emozione che scaturisce dalle opere che guardo.
Se chiedessero a me perché mi occupo di Arte, risponderei che lo faccio perché a volte mi innamoro delle opere. E scrivo al riguardo, augurandomi che attraverso le mie parole altri possano emozionarsi.